domenica 22 novembre 2015

PITTOGRAMMA

Sabato 21 Novembre, ci è stata assegnata una consegna dove dovevamo realizzare un pittogramma, ovvero, un disegno o un simbolo stilizzato, che grazie alla sua semplicità ti induce subito a capire l'immagine rappresentata (può essere usata nelle insegne, nelle segnalazioni stradali, nelle icone dei computer e in molti altri campi).
Il tema assegnatoci era quello dello sport, dove noi con massimo tre righe e due ellissi dovevamo realizzare il pittogramma.
Nella mia realizzazione ho rappresentato una giocatrice di pallavolo con una linea che rappresenta il corpo e allo stesso tempo la mano con cui schiaccia e la gamba più lunga; con un'altra linea ho rappresentato la gamba più piccola e con un'altra ancora il braccio che carica la schiacciata, le due ellissi invece rappresentano il viso della giocatrice e la palla da pallavolo.
Ora vi mostro il mio pittogramma:


"Pallavolo"


lunedì 16 novembre 2015

FOTOMONTAGGIO

Sabato 14 novembre, ci è stato assegnato un esercizio da fare in classe, dove dovevamo creare un fotogramma, ispirandoci alla campagna pubblicitaria "famosi per la qualità", di Armando Testa.
Io ho pensato al cantante Bob Marley, associandolo in modo divertente ad una banana, portante un cappello jamaicano, dei rasta (i quali caratterizzano il cantante).Alla fine della banana si può notare del fumo, questo perchè anche questo piccolo difetto fa parte del suo "essere".
campagna pubblicitaria
immagine creata da me






lunedì 9 novembre 2015

FORO STENOPEICO

Il 7 Novembre il professor Manfredini ci ha portati nel laboratorio di chimica, dove abbiamo approfondito la lezione sul foro stenopeico, il quale viene realizzato su una parete di camera oscura.
Per realizzare questo, abbiamo usato una scatola di biscotti, la quale il suo interno era completamente colorato di nero e sulla basse vi era un foro, che permetteva l'ingresso al suo interno di un fascio di luce.
Dopo averci mostrato e spiegato le funzioni di questa scatola, il professore ci ha portati fuori dalla scuola, ci ha fatti mettere in posa e ci ha fatti aspettare 35 secondi per scattare una foto con la scatola di biscotti, questo processo avviene grazie all'impiego di carta fotosensibile e un fascio luminoso.
In poche parole, il foro stenopeico permette di realizzare vere e proprie fotografie, grazie all'impiego di carta fotosensibile capace, grazie alla fotosensibilità sei sali di argento, di catturare l'immagine proiettata all'interno della camera oscura.
La foto si ottiene puntando la nostra camera oscura, in questo caso la scatola di biscotti, in direzione della porzione di realtà che vogliamo inquadrare e lasciando passare la luce attraverso il foro stenopeico per il giusto tempo di esposizione, in questo caso 35 secondi.
Fatta la foto, la carta fotosensibile viene portata in camera oscura e viene sottoposta ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio, per ottenere un  negativo, ovvero un'immagine dai toni invertiti, dove ciò che dovrebbe apparire chiaro appare scuro e ciò che dovrebbe apparire scuro è chiaro.
Per ottener il positivo della fotografia invece, bisogna mettere il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile, esponendo alla luce il tutto per un giusto tempo di esposizione e sottoponendo infine il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio, ottenendo un'immagine corretta, dove ciò che dovrebbe apparire chiaro è chiaro e ciò che che dovrebbe apparire scuro è scuro (tutto in bianco e nero, non a colori).

riprese durante il backstage
foto al negativo
foto al positivo


lunedì 2 novembre 2015

FOTOGRAMMA

Il 26 ottobre, il professore ci ha portato a gruppi di quattro, nel laboratorio di chimica, dove dovevamo realizzare un fotogramma, ovvero, un'immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura, mediante una tecnica off-camera, dove l'immagine si ottiene anche senza l'uso della macchina fotografica.
Per realizzare il fotogramma bisogna stare in una camera oscura, dove all'interno, non potevano mancare:
• fogli di carta fotosensibile
• lampadina luce giallo-verde e rossa
• una sorgente di luce (proveniente anche da una torcia di un telefono)
• 3 bacinelle, contenenti sviluppo, arresto e fissaggio.
entrata in camera oscura il professore ci ha consegnato un foglio di carta fotosensibile, dove sopra di questi dovevamo posizionare degli oggetti a scelta; una volta fatto questo passaggio abbiamo esposto il tutto sotto una sorgente di luce, per circa un secondo, in modo da ridurre i sali d'argento in argento metallico.
Dopo questo la foto è stata immersa nella prima bacinella, contenente lo sviluppo, il quale accelera il processo di riduzione e ci permette di vedere l'annerimento dei sali d'argento, nelle zone colpite dalla luce. concluso questo passaggio la carta viene immersa nella seconda bacinella, contenente l'arresto, il quale blocca l'azione dello sviluppo sulla carta fotosensibile.
infine viene immersa nella terza bacinella, contenente il fissaggio, il quale scioglie il sale d'argento non esposto alla luce (quelle coperte dagli oggetti), rendendo così l'immagine inalterabile.
come ultimo passaggio, la carta viene tolta dal fissaggio e lavata sotto acqua corrente.
nella parte di foglio coperta dall'oggetto, la luce non passa attraverso questo, pertanto, il sale d'argento presente sulla carta non modifica il suo stato.
Non essendosi avviato il processo di riduzione del sale d'argento nelle zone non colpite dalla luce, l'azione dello sviluppo è nulla, non vi è alcun annerimento. L'azione di bagno d'arresto è nulla, in quanto lo è anche l'azione dello sviluppo.
Nel fissaggio il sale d'argento non esposto alla luce viene sciolto, rendendo cos' l'immagine inalterabile.
La carta viene lavata sotto acqua corrente e in fine il risultato dell'immagine sarà bianca su sfondo nera.

l'arte del sapere